L’autostazione si rinnova con i colori dei graffittari
09-02-2015
L’arte di strada invade l’autostazione. Da ieri il cemento prende vita e, grazie alla collaborazione fra l’assessorato alla Cultura, l’Homepage festival, Saf e la società Autostazione Udine (proprietario e gestore dell’area), si colora. Da ieri, infatti, il writer Tellas realizza un murales per rendere più accattivante il luogo degli arrivi e delle partenze.
AttitUdine urbana è il primo appuntamento di un progetto che punta a coinvolgere la Regione per avviare la collaborazione anche con Ater e altre realtà del territorio. Nel frattempo, il progetto pensato per diffondere il concetto di bene pubblico e legalità attraverso i graffiti muove i primi passi con i privati. Roberto Vuolo, amministratore unico di Autostazione Udine, offre infatti una tela agli artisti.
«È un altro tassello per la riqualificazione dell’area – spiega –. Da un paio d’anni gestiamo l’autostazione e abbiamo già investito circa 10 milioni di euro. Nel 2015 c’è la gara per il rinnovo della gestione. Siamo pronti a proseguire con gli investimenti non appena avremo la certezza di poter continuare ad amministrare l’area. Penso per esempio a un servizio di vigilanza privato e a un apposito luogo custodito dove parcheggiare le biciclette». Intanto l’autostazione si tinge d’azzurro.
A portare in città l’artista Tellas, nome d’arte di un 29enne originario di Cagliari che preferisce mantenere l’anonimato (i “graffittari” possono anche essere perseguiti per danneggiamento), è l’organizzazione dell’Homepage festival, e il project manager Manuele Ceschia: «Era in Trentino, prima di andare in Emilia e a Mosca: non potevamo lasciarci sfuggire l’occasione. Tellas lavora sulle sfumature cromatiche e crea suggestioni artistiche mastodontiche». Martedì il taglio del nastro del murales.
Il progetto strutturato per l'autostazione di Udine, tenuto a battesimo anche da Saf con il responsabile marketing Bruno Giorgessi, è legato all’identità del luogo di crocevia di persone e incontro tra culture differenti. Primo sponsor è l’assessore Federico Pirone: «L’intervento del Comune è fondamentale per promuovere un’arte contemporanea, spesso considerata inferiore e con un ruolo marginale nella società – sottolinea –. Questo è anche un modo per togliere i writers dall’illegalità. È la premessa per l’impegno futuro dell’amministrazione per una riqualificazione urbana, cominciando dal luogo in cui studenti e lavoratori frequentano quotidianamente».
L’idea di fondo è «restituire il concetto del bene pubblico ai ragazzi rendendoli partecipi di quel bene – precisa Pirone –. Un modello che poi viene intrinsecamente e inconsciamente esteso a tutti i beni pubblici, contribuendo a diffondere una cultura che in termini economici aiuta parecchio le amministrazioni». Oltre al Comune è coinvolta anche l’Agenzia giovani, si punta a un intervento eterogeneo nei quartieri della città. «La massima attenzione sarà dedicata ai quartieri cosiddetti difficili, ma non si tratta di spot. Tutt’altro, l’intera città sarà coinvolta – assicura Pirone –. Siamo partiti da un’idea su via Riccardo di Giusto, ma l’obiettivo è impostare un programma articolato su un tipo d’arte estremamente accessibile».